GAETANO SCIREA UN´IDOLO
MAGLIA DI "GAETANO SCIREA" donata da Vittorino Vienna a Maurizio Corbo
La carriera di "Gaetano Scirea" rimane un modello ancora oggi per i giovani calciatori. E´ un onore per la nostra scuola di calcio portare un nome così prestigioso in quanto Gaetano Scirea era un giocatore signore, un signor giocatore.
Gaetano Scirea è stato centrocampista dell´Atalanta.Il suo ruolo di libero alla Juventus e in Nazionale è stato esemplare.
Alle parole ha sempre privilegiato i fatti.Rappresenta per il calcio italiano la lealtà: non un esplusione, non una squalifica.
Ha giocato a sostegno della difesa, senza disdegnare azioni di disturbo, incursioni mirate, appoggi salienti, gol calibrati.
La lezione di Gaetano Scirea risiede nel mondo in cui giocava: a testa alta, nel rispetto quasi religioso delle regole. Un grande fuoriclasse.
Campione del mondo nel 1982 ha vinto tutte le grandi competizioni nazionali e internazionali che c´erano da vincere.
Non lo vogliamo ricordare però solo come giocatore, ma come amico della ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA POLISPORTIVA MIRAFIORI e come padre che portava suo figlio Riccardo ad allenarsi nella nostra società.
Rimarrà sempre per i nostri giovani atleti un esempio intramontabile di correttezza e di lealtà sportiva.
Gaetano Scirea è stato centrocampista dell´Atalanta.Il suo ruolo di libero alla Juventus e in Nazionale è stato esemplare.
Alle parole ha sempre privilegiato i fatti.Rappresenta per il calcio italiano la lealtà: non un esplusione, non una squalifica.
Ha giocato a sostegno della difesa, senza disdegnare azioni di disturbo, incursioni mirate, appoggi salienti, gol calibrati.
La lezione di Gaetano Scirea risiede nel mondo in cui giocava: a testa alta, nel rispetto quasi religioso delle regole. Un grande fuoriclasse.
Campione del mondo nel 1982 ha vinto tutte le grandi competizioni nazionali e internazionali che c´erano da vincere.
Non lo vogliamo ricordare però solo come giocatore, ma come amico della ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA POLISPORTIVA MIRAFIORI e come padre che portava suo figlio Riccardo ad allenarsi nella nostra società.
Rimarrà sempre per i nostri giovani atleti un esempio intramontabile di correttezza e di lealtà sportiva.
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